Pizza ai grilli, Pixabay

Pizza ai grilli: la ricetta semplice

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I grilli sono tra gli insetti edibili maggiormente impiegati per uso alimentare. Dal gennaio 2018 è stato dato il via libera alla loro commercializzazione in Europa e, dunque, anche in Italia, dove soprattutto negli ultimi anni hanno stuzzicato sempre di più la curiosità di molti consumatori.

La cultura legata al consumo di insetti si è ampliata sempre di più anche in Italia. Sebbene in molte parti del mondo sia ormai una consuetudine da tempi remoti consumare insetti, da noi l’idea è ancora circondata da pregiudizi culinari (e culturali) non indifferenti.

Le proprietà nutrizionali dei grilli

Grillo nel piatto, Pixabay
Grillo nel piatto, Pixabay

Gli allevamenti di grilli in Thailandia sono oltre 20 mila. Si conta che qui ogni anno vengono prodotte 7500 tonnellate di grilli. Numeri decisamente impressionanti se paragonati al limite del disgusto contro il quale in Italia bisogna ancora combattere.

Ma perché sarebbe opportuno mangiare insetti e nel dettaglio i grilli? Dal punto di vista prettamente nutrizionale, gli esperti hanno evidenziato le ottime qualità degli insetti tra cui la loro elevata digeribilità, l’alto valore nutrizionale, la presenza di proteine e sali minerali e la quantità particolarmente ridotta di colesterolo. In altri termini, mangiare insetti fa bene.

A ciò va poi aggiunto il discorso legato all’attenzione sulla sostenibilità ed il fatto che gli allevamenti di insetti richiedano pochi spazi, poca acqua ed energia e zero emissioni di gas serra rispetto agli allevamenti tradizionali.

I grilli, nel dettaglio, sono particolarmente nutrienti e rappresentano un’ottima fonte di proteine. Basti pensare che 100 grammi di grilli apportano all’organismo 20,5 gr di proteine, 6,8 gr di grassi, 40,7 mg di calcio, 6,7 mg di zinco, 347 mg di potassio, 33,7 mg di magnesio e 5,5 mcg di Vitamina B12.

Loro uso in cucina: vantaggi e limiti

I grilli in commercio si trovano in modo particolare disidratati anche se in tal modo, in cucina, il loro utilizzo può apparire alquanto limitato ai primi piatti o agli antipasti. In merito ai secondi piatti, eventualmente si possono impiegare per arricchire insalate, mentre grazie alla farina di grillo è possibile sbizzarrirsi nella realizzazione di manicaretti squisiti.

A confermarlo a Alimentipedia.it è stato anche Matteo Girardi, tra i principali pionieri dell’uso degli insetti in cucina e che ha fornito dei consigli utili su come impiegare i grilli.

Il gusto dei grilli viene spesso paragonato a quello della frutta secca sia negli impasti che in cottura.

Lo chef Girarsi ne sconsiglia vivamente gli abbinamenti a cibi particolarmente saporiti per non perdere troppo il gusto del grillo. Se però l’intento è quello di dare solo apporto proteico al piatto, allora non farebbe molta differenza anche l’abbinamento a cibi ricchi di sapore.

La farina di grillo è senza glutine, dunque potrebbe essere preferita anche dagli intolleranti. Sul piano degli impasti però non dovrebbe mai superare il 20% del peso del totale della farina impiegata. Il consiglio dell’esperto è quello di preferire abbinamenti con farine bianche o di tipo 1 per non appesantire particolarmente il gusto.

In generale in cucina i grilli si prestano a notevoli preparazioni. Possono essere cotti in padella con olio, cipolla e spezie per un secondo gustoso, ma anche cotti al forno e ricoperti di cioccolato per un golosissimo snack dolce.

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La ricetta della pizza ai grilli

E’ possibile realizzare una pizza ai grilli? L’impiego di insetti commestibili in cucina non comporta alcun limite alla creatività e la dimostrazione è data proprio dai molteplici manicaretti che è possibile realizzare, per la gioia dei palati più esigenti.

Chi crede che sia impossibile realizzare una pizza gustosa come quella classica utilizzando la farina di grillo si sbaglia!

A dimostrare il contrario è lo chef Matteo Girardi che ha fornito al portale Alimentipedia.it la sua ricetta semplice e gustosa della pizza ai grilli. Si tratta di una pizza in teglia, che si presta anche ad una conservazione in congelatore per un utilizzo successivo dopo la prima cottura col pomodoro. In questo caso basterà condirla ed infornarla anche senza scongelare.

Per la realizzazione della pizza ai grilli ci sono solo poche accortezze da rispettare, ovvero l’impiego di una farina di ottima qualità, tipo “0” o tipo 1.

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Ecco gli ingredienti:

  • 850 gr di farina tipo 0 o tipo 1;
  • 150 gr farina di grillo;
  • 600 gr di acqua circa (ma dipende dal tipo di farina impiegata);
  • 40 gr di lievito di birra;
  • 30 gr di strutto o olio extravergine di oliva
  • 20 gr di sale.

Passiamo ora al procedimento che non si distanzia molto dalla classica pizza. Impastare acqua e farina fino a formare un composto omogeneo e lasciare riposare per 20 minuti. Successivamente aggiungere l’olio o lo strutto ed il lievito sciolto in poca acqua, infine il sale. Impastare il tutto e lasciare riposare per altri 20 minuti. Trascorso il tempo necessario spianare delicatamente con le mani su un piano leggermente infarinato, dare la classica piega a tre e far riposare per mezz’ora.

Nel frattempo preriscaldare il forno a 230°C, ungere una teglia con olio, stendere la pasta e spennellare la superficie con olio. Lasciare lievitare per circa 45 minuti (o fino a quando non sarà raddoppiato l’impasto), quindi condire con pomodoro e infornare per 10 minuti circa. Quindi farcirla e terminare la cottura in forno: buon appetito!

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