Carne sintetica o insetti commestibili? Fonte Foto Bigstock

Carne sintetica o insetti commestibili? Cosa preferiscono gli italiani

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Da qualche anno si è diffuso sempre di più il concetto di “cibo del futuro”. Dalla carne sintetica agli insetti edibili, passando per le alghe commestibili: sono svariati i cosiddetti “novel food” sempre più diffusi e che propongono al mondo Occidentale un tipo di alimentazione del tutto inedito e dai molteplici vantaggi.

Se la diffusione della carne sintetica nel nostro Paese appare ancora lontana e irrealizzabile, tanto da far scendere in piazza anche il mondo politico in difesa della dieta Mediterranea, gli insetti trovano sempre più una loro specifica collocazione in ambito alimentare. Ma cosa preferiscono davvero i consumatori italiani?

Carne sintetica o insetti commestibili: le scelte degli italiani

Carne sintetica o insetti commestibili? Fonte Foto Bigstock
Food Insects: Worm beetle for deep-fried as food items in bread burger made of fried insect meat on plate it is good source of protein which edible and delicious. Future of food, entomophagy concept.

I dati recenti relativi al consumo di carne sintetica ed insetti commestibili parlano chiaro: chi sono gli assaggiatori ideali? Il Rapporto Italia 2023 redatto da Eurispes ha svelato le tendenze alimentari degli italiani: un consumatore su quattro sarebbe disposto a gustarsi una bistecca o un hamburger coltivati in laboratorio. Ma cosa hanno dichiarato rispetto agli insetti commestibili?

In questo caso l’82,5% si definisce poco o per nulla propenso a farsi una scorpacciata di insetti edibili. Un piccolo spiraglio di apertura lo si nota quando si fa riferimento a prodotti derivanti dalla lavorazione di insetti, come ad esempio le farine (meglio ancora definite “polveri”). In questo caso la percentuale dei potenziali consumatori salirebbe al 23,3%.

Insetti commestibili: un ragazzo su quattro è disposto a mangiarli

In merito al consumo di insetti, Ipsos in collaborazione con la Fondazione Conad Eats ha realizzato un valido quanto interessante sondaggio sulle abitudini alimentari dei consumatori più giovani rispetto agli insetti commestibili.

A tal proposito è emerso che un ragazzo su quattro non sarebbe disposto a mangiare insetti edibili, a differenza degli adulti che appaiono invece più restii in tal senso, con una predisposizione decisamente più bassa in riferimento al consumo di insetti o di cibi contenenti insetti commestibili.

Oltre ad emergere un maggiore propensione dei ragazzi ad assaggiare gli insetti, il 46% dei giovani intervistati ha dichiarato di tenersi informato sulla questione dell’impatto che i cibi possono avere sull’ambiente. Interessante anche il dato relativo ai ragazzi intervistati (61%) che si sono detti disposti a cambiare alimentazione pur di poter mangiare cibi che abbiano un minore impatto ambientale.

La tematica è particolarmente delicata e va a connettersi inevitabilmente anche alla diffusione dei novel food. Per l’88% del campione, i cambiamenti climatici e/o ambientali rappresentano una fonte di preoccupazione.

Carne sintetica: vantaggi e reazioni

Carne sintetica, fonte foto: BigStock
Vet doctor demonstrates fake meat in petri dish. Photo from food safety control laboratory. Lab grown meat in petri dish glassware. Artificial pork inside petri dish and tubes. Synthetic products.

Perché si dovrebbe mangiare carne sintetica (o “coltivata”)? Quali sono i vantaggi? Sostenibilità ambientale, sicurezza alimentare, ma anche benessere animale e disponibilità di cibo a prezzi più o meno accessibili sono le principali motivazioni ed i vantaggi sottolineati anche dal mondo scientifico.

Eppure per il momento resta solo una possibilità per il futuro erroneamente chiamato “sintetico”. Il modo corretto per essere chiamata è infatti “carne coltivata” o in alternativa “agricoltura cellulare”, come sottolineato da Roberto Defez, dell’Istituto di Bioscienze e Biorisorse del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) di Napoli.

Secondo la tecnica della carne coltivata, bastano poche cellule per produrre tonnellate di carne, senza derivare dall’uccisione di animali (con la conseguenza di un minore consumo di acqua, terreno e gas serra). In merito ai costi, al momento sarebbero ancora poco competitivi ma al tempo stesso si sarebbero ridotti in maniera importante.

Sul tema della carne sintetica, tuttavia, in Italia c’è stato un forte dibattito tra favorevoli – in base ai vantaggi sopra elencati – e contrari, che non riescono a condividere l’idea di nutrirsi di carne che non sia stata creata in modo “naturale”.

Se negli Stati Uniti e a Singapore la carne coltivata è già una realtà, l’Italia non sarebbe apparsa particolarmente propensa all’introduzione di questo nuovo cibo nella nostra alimentazione. Il Governo italiano, infatti, ad oggi ha approvato il divieto di produzione e commercializzazione di alimenti e mangimi sintetici.

Insetti commestibili: vale davvero la pena mangiarli?

Insetti commestibili, fonte foto: Bigstock
Edible insects. Crickets as snack, good source of protein. Entomophagy, insectivory concept. Fried insects. Close up view. 3D rendering.

Il consumo di insetti commestibili rappresenta una valida alternativa alimentare, sostenibile ed al tempo stesso nutriente e ricca di vantaggi. Il disgusto alla sola idea di mangiare insetti potrebbe frenare il consumo ma questa è una questione prettamente culturale e destinata a cambiare anche alla luce dei vantaggi (solo a livello nutrizionale sono ricchi di proteine, vitamine e minerali) e dei benefici per la salute e l’ambiente.

La Fao da anni sostiene l’uso di insetti edibili come cibo sostenibile nella lotta contro la fame nel mondo. Cosa spinge a portare a tavola grilli e cavallette? Anche in questo caso le ragioni non mancano: aumento della popolazione, fattori ambientali, mancanza di terreno e cibo.

Pur non rientrando nella cultura alimentare dell’Occidente, gli insetti fanno parte della dieta di molte popolazioni nel mondo; mangiarli potrebbe essere un modo per scoprire nuovi sapori, promuovendo al tempo stesso la biodiversità ed il rispetto delle differenti culture.

Gli insetti commestibili non fanno bene solo alla salute ma anche all’ambiente dal momento che la loro produzione richiede una minore quantità di risorse rispetto agli animali allevati per la produzione di carne da destinare al consumo alimentare. Nel caso degli insetti è infatti richiesto minore spazio, ma anche minori quantità di acqua, cibo ed energia per crescere e produrre la stessa quantità di proteine. Emettono poi meno gas serra e meno rifiuti organici.

Come incentivare il consumo di insetti edibili?

Un cambio di vedute più maturo e critico rispetto all’opportunità di consumare insetti commestibili, potrebbe portare solo a dei vantaggi nel lungo periodo. Ma come incentivare il consumo di questo novel food? Intanto gli chef stellati più arditi potrebbero giocare una parte importante, magari iniziando ad aggiungere salse di insetti nei loro menu. Questo contribuirebbe a fare cambiare idea a molti commensali.

E’ poi opportuno avere un atteggiamento aperto e curioso verso questa nuova esperienza alimentare, poiché il consumo di insetti, oltre a portare ad un nuovo modo di nutrirsi in maniera sana ed ecologica, permette al tempo stesso anche di scoprire nuove culture e tradizioni culinarie molto lontane e differenti dalle nostre.

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