Bachi da seta, Pixabay

Bachi da seta: come si allevano e differenze con i grilli

Prova i più sorprendenti cibi del futuro: unisciti alla rivoluzione!

Dopo avere scoperto come si allevano le larve della farina, i grilli e le cavallette, esistono altri insetti commestibili capaci di creare un ciclo di sviluppo tale per il sostentamento dell’essere umano.

Bachi da seta: allevare gli insetti

Anche i bachi da seta possono essere insetti sfruttabili per la creazione di allevamenti sostenibili atti al sostentamento della popolazione.

L’allevamento degli insetti, con le dovute precauzioni in termini di sicurezza e seguendo le regole base, si presenta come una attività tutt’altro che complessa e sicuramente molto redditizia ed efficace.

Prima di cominciare è opportuno sapere anche quale specie si vuole allevare evitando quelle “aliene” che potrebbero causare solamente danni ecologici per via della loro oggettiva biodiversità (oltre a contaminare l’ambiente circostante qualora qualcuna scappasse dall’allevamento).

Bisogna tenere in considerazione anche una serie di fattori tra cui le condizioni ambientali così come la genetica degli individui.

Preso coscienza di questi punti salienti, tra gli insetti allevabili più comuni troviamo anche i bachi da seta dai quali trarre interessanti alimenti a partire dalla farina.

Baco da seta: ecco come si alleva

Tra i bachi da seta adatti all’allevamento, quello del gelso è senza ombra di dubbio il più diffuso a livello mondiale.

Il baco da seta è un tipo di insetto che arriva dall’Asia centro-orientale ed appartiene alla famiglia delle Bombycidae (famiglia di Lepidotteri, che annovera 185 specie, distribuite in tutto il mondo).

Stiamo parlando di un insetto oramai molto addomesticato che ha visibilmente necessità dell’intervento umano per riprodursi e sopravvivere in maniera ottimale.

La sua principale competenza è proprio quella di produrre la seta anche se, negli ultimi tempi, sta incominciando ad essere massicciamente impiegato anche per uso alimentare, venendo considerato tra i nuovi super food più interessanti (anche in Italia nonostante l’espansione molto lenta di questo tipo di allevamenti).

Cosa occorre per allevare il baco da seta? Tra gli elementi indispensabili:

  • foglie di gelso,
  • fogli di carta,
  • luogo adatto,
  • paglia
  • rami.

Primi passi

Bachi da seta, bozzolo - Pixabay
Bachi da seta, bozzolo – Pixabay

La prima cosa da fare per cominciare ad allevare i bachi da seta sarà quella di incubare il seme in un ambiente adatto. Per avere la schiusa occorrerà attendere circa tre giorni e, proprio in questo periodo, la temperatura intorno dovrà mantenersi costante intorno i 24 gradi avendo cura di essere esposti alla luce per 18 ore e al buio per 6.

Una volta che le uova si saranno schiuse, i bachi da seta avranno bisogno di essere sfamati a dovere. Proprio per questo motivo, occorrerà ricoprire le larve con le foglie di gelso tagliate in piccole parti.
Trascorsi alcuni giorni, le larve verranno spostate all’interno di telai di legno (cambio di tetti) ricoperti di fogli di carta forati (fase molto importante che servirà per eliminare i resti delle foglie inutilizzate).

Da questo momento, l’allevatore dovrà prestare molta attenzione ad alcuni particolari tra cui la temperatura costante di 24 gradi, l’illuminazione, l’alimentazione (foglie di gelso) e il cambio di tetti.

Se queste regole non verranno rispettate ci potrebbe anche essere la possibilità di compromettere l’allevamento in modo permanente.

Quando le larve saranno cresciute a sufficienza, occorrerà spostarle ancora su superfici più grandi su cui creare un letto di paglia da ricoprire con fogli forati (questa tecnica è conosciuta anche come “pezzone”).

Sul pezzone, quindi, verranno disposte le foglie di gelso insieme ai rami in modo da mantenere intatta la freschezza.

Successivamente le larve si ciberanno tre volte al giorno per sei giorni. Trascorso questo tempo, le larve sentiranno l’esigenza di creare il bozzolo e si sposteranno per cercare il luogo adatto in grado di produrlo al meglio, rispettando le loro esigenze naturali.

A questo punto gli allevatori dovranno creare un bosco artificiale (chiamato anche “riccio”) in grado di resistere e di mantenere un ambiente asciutto (l’umidità è il nemico numero uno delle larve).

La raccolta avverrà alcuni giorni dopo quando le larve stanno costruendo il loro bozzolo. Il baco da seta cresce molto velocemente e questo lo rende l’insetto perfetto per essere consumato. Allevarlo non è eccessivamente dispendioso e, proprio per questo motivo, anche paesi con un’economia debole come Cina e India, lo consumano quotidianamente (fritto, bollito o sottoforma della famosa e diffusa farina di bachi da seta).

SCOPRI TUTTI I PRODOTTI A BASE DI INSETTI SU 21BITES
Ti è piaciuto l'articolo?
[3/5]
Alimenti del 21° secolo
Partecipa alla discussione

Seguici su Twitter!